Ho cominciato con i fustini del detersivo, i giornali accatastati, i bicchieri. Ero bambino e suonavo tutto , proprio tutto. Poi la batteria, un basso elettrico e la prima chitarra; una voce che da allora mi accompagna, con cui dialogo, respiro, creo. Sono un musicista...per amore, per bisogno. Suono in Teatro, tra i libri delle biblioteche, nei cortili nelle notti d'estate. Suono ovunque, perchè non c'è spazio che la musica non possa trasformare. Adoro l'incontro con il pubblico, quel dialogo sottile che nasce tra le note e i pensieri. uno scambio magico. Ogni volta unico. Che musica faccio? Non so mai rispondere a questa domanda, di solito dico "faccio musica, io so parlare così", e basta. Pat Metheny, Ralph Towner, Michael Hedges, Frank Sinatra, Miles Davis, Genesis, Michael Jackson, John Williams, Ennio Morricone...Loro i mie primi Maestri che mi hanno indicato una strada e regalato un biglietto per partire... e io, sono ancora in viaggio.
Una chitarra, un viaggio...La musica come veicolo per un incontro in un altrove condiviso...Un dialogo al di là delle parole...Marco Pagani, chitarrista fingerstyle classe 1966, fonde la sua produzione artistica all’interno di molteplici stili musicali, spaziando dal Jazz al Pop senza tuttavia identificarsi in ognuno di essi. Nei suoi concerti, il pubblico viene accompagnato in un viaggio attraverso sonorità sorprendenti, dove la chitarra si trasforma, diventando percussione, voce d’altro strumento, silenzio...Atmosfere suggestive che fioriscono da una costante ed intimistica ricerca in continua evoluzione, mai vincolata da stereotipi di alcun genere; un vero e proprio viaggio come lui stesso ama definire “senza una meta e un pensiero, nessun confine, un volo libero”.