Profilo: Mi chiamo Vincenzo Di Maio mi sono formato come attore a Bologna e Modena laureandomi al Dams indirizzo Teatro e frequentando la scuola di formazione dell'ERT di Modena, ho inoltre collaborato con diversi artisti con i quali ho intrapreso dei percorsi di studio e lavoro sulla recitazione. Nel 2002 ho incontrato a Modena una burattinaia Sara Goldoni, ho costruito il mio primo burattino in cartapesta e da allora non ho più smesso di costruirne e soprattutto di animarne. Ho realizzato la mia prima baracca per burattini (il Bruter Teatret) grazie all'imparegiabile Gianluca Bruto Bolla e ho iniziato a fare degli spettacoli scoprendo l'interesse e l'entusiasmo dei bambini per i burattini e le loro avvenure.
Nel 2016 ho scolpito il primo burattino in legno frequentando la scuola di Brina Babini presso il suo laboratorio nella rocca dei Malatesta di Montefiore in Conca (RN).
Nel 2017 in collaborazione con l'associazione Nie Wiem di Ancona ho realizzato Picciafuoco il primo (micro)Festival di Burattini nella città di Ancona, ottenendo un buonissimo risultato di pubblico, grazie all'adesione del Museo Omero, al Comune di Ancona che hanno promosso e finanziato il Festival, svoltosi nel cortile della Mole Vanvitelliana, Ancona.
Con Teatrino Pellidò porto baracca e burattini ovunque ci sia interesse e curiosità per i burattini e i miei/loro spettacoli.
Repertorio: Il mio repertorio si compone di spettacoli scritti da me e di storie che hanno come punto di partenza le fiabe popolari italiane, ecco una breve descrizione.
Ciccio Ninetto che andò per mare: (Burattini) Spettacolo sull'amicizia e l'avventura: L'amica di Ciccio Ninetto si è trasferita con i suoi genitori nel suo paese d'origine che è proprio dall’altra parte del mare. Ciccio Ninetto va tutti i giorni sullo scoglio aspettando di vederla ritornare... Conosce un pesce che parla, che gli consiglia di andare a cercarla, decide di rubare la barchetta del nonno... Una mareggiata lo farà naufragare su un'isola che è un enorme mostro marino dove vive una sirena cattiva che vuol trasformarlo nel suo cameriere..... Si salverà il povero Ciccio Ninetto?
Carrubo e il fiume Giallo: (Burattini) Lino Nafta ha aperto questa puzzolente e inquinante centrale che produce energia elettrica bruciando della robaccia. Carrubo si arrabbia, parlando con gli operai scopre che loro non sanno che la fabbrica inquina il cielo e il fiume... Accidenti si dice, ci sarà un modo di produrre l'energia elettrica senza inquinare? Carrubo è solo un burattino eppure grazie al suo carattere mite e gentile troverà qualcuno disosto ad aiutarlo... Il lieto fine è garantito!!
Cervelli di Plastica: (Burattini) Anche qui c'è una fabbrica ma produce la plastica e con quella produce qualsiasi oggetto. Da quando Gino Pet ha aperto la fabbrica tutti vanno a lavorare lì, e quando escono dal lavoro corrono ai magazzini generali di Gino Pet a comprare cose di plastica che si romperanno presto e diventeranno rifiuti.... Nel paese torna in bici Toni Riduci, fuori città da molto tempo per studio, scoprirà che dietro la fabbrica e lo strano odore che avvolge il paese si cela un terribile mistero. Deluso e avvilito da come si è trasformato il Paese e i suoi concittadini Toni incontra una sua vecchia amica, insieme riusciranno a smascherare quel cattivone di Gino Pet.
Giuanni Beneforte che a 500 diede la morte: (Burattini) Liberamente tratto da una fiaba popolare marchigiana: Giuanni è un povero contadino che dandosi una zappata sul piede concepisce una idea che gli cambierà per sempre la vita, è una idea furba che all'inizio gli porta molta fortuna ma poi il governatore gli chiederà una prova inaspettata, Giuanni con astizia e coraggio risolverà ogni cosa!
Geppone e il vento tramontano: (Burattini) Liberamente ispirato ad una fiaba popolare Toscana, vede contrapporsi il contadino lavoratore e il padrone delle terre sfruttatore e ingiusto, sarà un oggetto magico a risolvere i problemi del povero Geppone e di sua moglie Rosina, non senza una serie di colpi di scena!
Serafina la furba: (Burattini) Fiaba popolare dell’appennino tosco-emiliano, Serafina trasforma un grosso rischio in un' occasione per dimostrare tutto il suo coraggio, la sua saggezza e la sua furbizia, riuscendo non solo a vincere la sfida ma a far riflettere il Re sul suo comportamento poco corretto verso i sudditi. Uno spettacolo che ha per protagonista una donna e le sue virtù.
Felice Zappalorto, Contadino! E' uno spettacolo con tecnica mista attore e burattini, racconta la giornata di Felice che va in campagna nel suo orto, lontano dai rumori e dai fumi della città, ad accoglierlo da lontano è il profumo delle erbe aromatiche, il canto degli uccellini... Felice si rivolge direttamente ai bambini, gli racconta di come da piccolissimi semini crescono delle piantine buonissime da mangiare. Lo spettacolo propone un ampio margine di interazione con i bambini, che ricevono mazzetti di erbe aromatiche da annusare, semini da portare a casa e se si può pezzetti di verdure di stagione e/o frutta da mangiare. In scena il mio teatrino (che è a forma di albero) e delle aiuole con terra e piante vere!
Esperienze: Ho collaborato per sei anni con la compagnia di teatro ragazzi "teatro del Canguro" di Ancona.
Ho creato la mia piccola compagnia dal nome Teatrino Pellidò con la quale porto in giro i miei spettacoli di burattini, realizzando anche laboratori e percorsi creativi e di produzione di nuovi spettacoli con Enti pubblici, privati, scuole e associazioni.
Informazioni: Vincenzo Di Maio email: vidimaio@gmail.com; tel. 3289327246 www.teatrinopellido.it FB: Teatrino Pellidò