Nato a Buenos Aires, dopo essersi formato presso la Scuola d’Arte Drammatica di Buenos Aires; prosegue la sua formazione di attore nell’ambito dell’improvvisazione teatrale sviluppando la tecnica con la nota compagnia teatrale “Sucesos Argentinos”.
Dal 2001 al 2006, ha seguito diversi seminari sia in Argentina che in Italia (clownerie, acrobazia, maschere di Jacques Lecoq, maschere di Bali, contac improvisation e seminario di comicità).
Scoperto a Zelig Cabaret nel 2006 durante il laboratorio “Strangers in the night”, esperimento di cabaret multietnico – ideato da Giancarlo Bozzo - con artisti provenienti da ogni parte del mondo: un’esperienza molto positiva, una vera e propria Babilonia del cabaret che ha dato origine all’omonima trasmissione televisiva per la TV Svizzera.
Sul palco, il comico argentino incanta e diverte il pubblico sia con la parodia delle telenovelas sudamericane, interpretando il classico attore “cane” alle prese con improbabili amori, sia con una serie di battute ironiche e graffianti sulla bellezza delle donna amata e sulla vita di coppia. Il suo personaggio propone istantanee e quanto mai azzeccate parodie di spezzoni romantici. Chi non conosce il suo tormentone “Ti prego non amarmi”…?
È stato tra i comici rivelazione dell’edizione 2007 di Zelig OFF, (in onda in seconda serata su Canale 5) e siparietto internazionale apprezzato dal pubblico nell’ultima edizione di Zelig dal Teatro degli Arcimboldi (prima serata su Canale 5), quando, eterno innamorato, sbuca con la sua “falcata” inserendosi brandendo una rosa rossa tra Claudio Bisio e “Vanessita mia” (Vanessa Incontrada).
Pablo nei suoi spettacoli ironizza con gag e battute sulle differenze culturali di chi come lui, straniero, arriva a vivere in Italia. Durante i suoi recital la forte interazione con il pubblico diventa protagonista quando sul palco viene improvvisata una telenovela, oppure quando Pablo, aggirandosi tra gli spettatori, fa cenni d'intesa e lusinga il pubblico femminile regalando complimenti da consumato attore di telenovelas.