RICCARDO III - il grande meccanismo



con Nicol Martini - Claudio Massimo Paternò drammaturgia Mauro Maggioni  disegno luci Pino Bernabei fonica Lanfranco Di Mario regia Fausto Marchini

Riccardo e` solo.  Rospo, rettile disgustoso, vipera strisciante, così viene spesso chiamato o descritto. Egli è per metà uomo, e per metà animale. Egli agisce: complotta, tradisce, sparge calunnie velenose.  Riccardo uccide: per suo ordine muoiono, fra gli altri, il fratello Clarence, i principini-nipoti, lord Buckingam, Hastings, lady Anne, sua consorte. Riccardo conquista il trono, ma non ha amici, ne´ alleati, neppure in se stesso. Verrà ucciso, alla fine, in battaglia, come un ‘cane sanguinario'. Morendo, egli torna a quel mondo animale da cui sembra non essere mai uscito del tutto, figlio infelice e mal partorito, bestia fra gli uomini e uomo fra le bestie, estraneo alla comunità umana non meno che a se stesso. Riccardo però non è un mostro, egli è solo un’altra vittima della Storia. E cosa è la Storia se non una ruota, che non lascia scampo ai mortali, ma solo tre alternative: alcuni creano la storia, e ne cadono vittime. Altri credono di crearla, e ne cadono vittime. Altri ancora non creano la storia, né credono di crearla, ma ne cadono vittime ugualmente.




Genere
TEATRO