L'UOMO CHE PESO' IL MONDO



"L’UOMO CHE PESÒ IL MONDO"  In memoria di Joseph Scicluna

di Katia Capato e Joseph Scicluna da un’idea di Massimo Arattano e Albertina Gatti consulenza scientifica: SAPERCAPIRE

con Katia Capato oggetti di scena e costumi Nuove Cosmogonie Teatro Una produzione di Nuove Cosmogonie Teatro

“L’Uomo che pesò il mondo” narra di come lo scienziato Henry Cavendish (1731-1810), oggi con una certa probabilità ritenuto affetto da Sindrome di Asperger, giunse a calcolare la massa del globo terrestre. Entrando nel merito di come si giunse a calcolare il "peso del mondo", affronta ad un livello più ampio il confine fra ciò che ci fa considerare qualcuno un "Gigante" della scienza o altra disciplina, e qualcun altro un "Imbecille", ovvero il confine fra il "genio" e fra ciò che talvolta per superficialità, pregiudizio o paura per il "diverso", consideriamo "limitato". In esso  esploriamo le idee, le scoperte, le conquiste, di Cavendish, di Newton, di Keplero, di Brahe, e di Hooke indagando aspetti biografici ed umani sconosciuti ai più, fatti talora di ossessioni, antagonismi, malattie e “paturnie” del vivere quotidiano. Limiti umani, più o meno ingombranti ma in ogni caso travalicati dall’intento della ricerca della verità, da un’incrollabile volontà e dedizione, da uno sguardo interrogativo acuto, a volte un po’ folle, volto all’inesplorato e teso a cercare di raggiungere i confini più estremi della sapienza umana. Il gioco teatrale con il suo linguaggio che trascende tempo e contenuti, vuole creare una “sinapsi” con le tante menti curiose, affamate di conoscenza che popolano il nostro tessuto sociale, per scoprire e capire insieme che il teatro può rappresentare uno straordinario luogo di apprendimento e di ispirazione.

“Non lasciate sembrare che io sia vissuto invano.” Tycho Brahe




Genere
TEATRO Contemporaneo