PER TE. Una Favola Bianca
Questa è una Favola Bianca perché è nel bianco - in una casa rotonda e fatta di ghiaccio - che tutto ha inizio. E' bianca perché in quella casa c'è qualcuno che aspetta e l'attesa è, per molti versi, simile ad un foglio bianco da disegnare, proprio come fanno i bimbi nelle ore dell'asilo. Mentre aspettano mamma e papà colorano la vita su un foglio che poi verrà appeso con amore sul frigo o nella cameretta.
Tutti aspettiamo, colorando la vita. Si aspetta in coda alla posta, fermi ad un semaforo, in una stazione ferroviaria. Si aspetta l'ora giusta per andare a dormire ed il suono della sveglia per alzarsi. Si aspetta che finisca una giornata di lavoro per riabbracciare i figli, appendere i loro disegni sul frigo e colorarne di nuovi insieme.
Sappiamo bene, di volta in volta, chi o cosa stiamo aspettando. Quello che non sappiamo è come lo aspetteremo. Si può aspettare provando paura, a meno che, come accade alla Lei di Favola Bianca, qualcuno che amiamo non ci faccia promettere solennemente di non averne. Si può aspettare cantando e riempiendo l'attesa ballando con i giorni. Si può aspettare con ansia, nel bene o nel male.
Si può provare ad ingannare il tempo facendogli credere che non si sta aspettando nulla, senza però mai smettere di sperare in silenzio in un ritorno, in un abbraccio, in una nascita. Per te racconta di Lui e di Lei che sono innamorati e che, improvvisamente, si scoprono impegnati nell'attesa più dolce di tutte: quella di un figlio. Racconta di palle di neve, di canti che non si sono mai ascoltati prima e di un orso feroce, capace di fare accapponare la pelle.
Racconta di una maledizione che, per essere sconfitta, costringe Lui a mettersi in cammino, da solo, verso terre lontane e non più bianche e costringe Lei a rimanere ad aspettare, da sola e col pancione, nel bianco. Ma coraggiosamente e piena di speranza.
Lo spettacolo è indirizzato ai bimbi dai 3 anni, età in cui con l'attesa e l'assenza iniziano a doversi confrontare: i primi giorni d'asilo, l'assenza dei genitori e di certezze che fino ad allora erano sembrate inoppugnabili, l'attesa che mamma e babbo tornino a prenderli, così come avevano promesso prima di andarsene.
E' un tema delicato ed anche un po' magico: promettere a qualcuno che torneremo da lui ha sempre un po' il sapore di un incantesimo. Per riuscire a fare in modo che una favola così semplice eppure così complessa venisse compresa ed interiorizzata al meglio dai bimbi delle scuole materne, la Compagnia si è trasferita per tre settimane a Castelnovo ne’ Monti (RE) dove ha effettuato una residenza presso il Teatro Bismantova.
Lo spettacolo ha debuttato nel 2015 al Festival “Visioni di Futuro, Visioni di Teatro...” di Bologna.
di Annalisa Arione e Dario de Falco
con Annalisa Arione e Dario de Falco
musiche di Paolo Codognola