God save Erostrato



di Samuele Ciullo, Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes

con Andrea Lopez Nunes

e con la voce di Ruggero Dondi, Emiliano Masala e Francesca Porrini

regia Miriam Costamagna

disegno luci Monica Gorla

elaborazione audio-video Giacomo Occhi

una produzione BIBOteatro

in collaborazione con Teatro Sotto Il Lucernario

Progetto finalista alla decima edizione della Borsa Teatrale "Anna Pancirolli" 2016

Progetto vincitore del Premio “Laura Casadonte” 2017

 “Per essere riuscito in modo fecondo di implicazioni contemporanee a restituire tutte le suggestioni di un personaggio avvolto ancora nel mistero e in gran parte dimenticato, le cui gesta ancora oggi offrono spunti di riflessione che il teatro ha le armi giuste per approfondire.” (Mario Bianchi, Anna Maria De Luca, Michele Di Donato, Lindo Nudo, Francesca Pierri)

Sinossi Un ragazzo che consegna le pizze e sogna di andare in televisione. Due studenti americani che fanno una strage a scuola. Un contadino che distrugge il tempio di Efeso. Cosa hanno in comune? Non vogliono essere dimenticati. Ma come si fa a diventare immortali al giorno d'oggi? Il protagonista, Ricky, è un ragazzo come tanti della bassa bresciana, vive con la madre, lavora in pizzeria e nel tempo libero si trova con gli amici al parco. Una vita come quella di tanti altri ma lui sogna in grande. Cercherà in tutti i modi un antidoto all'oblio ed è disposto a tutto pur di farcela. Scoprirà a sue spese che non è così facile essere ricordati: emergere dalla massa non basta, ci vuole qualcosa di più. Sarà Erostrato, un contadino greco dalle forti ambizioni, a fargli da guida in un viaggio di formazione all'incontrario, per arrivare a capire che “distruggere è il nuovo creare”.

Note di regia “God save Erostrato” è un monologo scritto a sei mani. La prima idea del lavoro è nata dopo una riflessione sul massacro della Columbine High School e sulle motivazioni che hanno portato due ragazzi appena diciottenni a compiere una tale carneficina. Per mesi abbiamo raccolto materiale audio-video, articoli di giornali e pagine di diari sulle stragi scolastiche e i loro protagonisti e in questo processo un tema ricorrente ci ha colpito, ovvero la ricerca della celebrità. Abbiamo iniziato quindi a porci delle domande sul nostro bisogno di essere ricordati per esorcizzare la paura della morte e dell'oblio, finché ci siamo imbattuti nella figura di Erostrato. Erostrato era un contadino greco che desiderava più di ogni altra cosa che il suo nome passasse alla storia. Ci aveva provato con la poesia, con le olimpiadi e come condottiero, ma senza riuscirci. Come ultimo ed estremo tentativo decise di incendiare e distruggere il tempio di Diana ad Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico. I suoi concittadini lo condannarono a morte e decretarono che il suo nome venisse cancellato da tutti gli annali e le cronache mondane affinché venisse dimenticato. Cosa che (dato che siamo qui a scriverne) non funzionò. Questa vicenda ha risuonato in noi ed è nata la necessità di trovarne un corrispettivo nei giorni nostri. Ed ecco quindi Ricky, il nostro protagonista, che come Erostrato non vuole essere dimenticato. Lo spettacolo è costruito come una forma di intervista televisiva, nella quale Ricky si racconta e narra della sua scalata alla “distruzione” in un continuo processo di analessi e confronto tra il suo personale vissuto e quello di Erostrato. “God save Erostrato” è un'indagine sull'identità e la paura dell'oblio. Ma in una società in cui la fama è appannaggio di tutti, quanto dura l'immortalità?

 

 




Genere
TEATRO Contemporaneo