E venne la notte



"Storie di masche, di folletti e creature del mistero” testo e regia Marco Alotto con Gimmi Basilotta

C’era...un tempo, ma adesso forse non c’è più...c’era, in montagna, nelle valli, c’era...l’abitudine di stare tutti insieme, i figli coi genitori, i genitori con i loro genitori...i nonni, gli uomini con gli animali...i papà, parlavano con le mucche, le mamme parlavano con i tori, le zie parlavano con le galline...no, loro andavano a dormire presto la sera, le zie parlavano con le oche, che non hanno mai sonno, le nonne parlavano con i gatti...e c’era...quell’odore buono, quel odore di caldo, come l’estate, ma non l’afa, un caldo buono: il calore della stalla. Tratte dal racconto orale dei nonni, dei vecchi di paese e di borgata, le storie presentate nello spettacolo sono solo una piccola parte del materiale della memoria popolare (leggende, fiabe, aneddoti, ritratti reali e immaginari, racconti di veglia), raccolto in più di dieci anni di lavoro dalla Compagnia sul territorio delle valli alpine del cuneese. Il filo conduttore che lega insieme le diverse storie presentate è il soprannaturale, lo straordinario, prendono vita così personaggi misteriosi quali: I canett, le anime dannate dei morti trasformate in cani; Candy, il fantasma di neve della Valle Vermenagna; Cavalàs, indomabile e furioso cavallo selvaggio; Louv Ravàs, l’uomo-lupo; Barbabiciu cutela, l’orco divoratore di bambini; il Servan, folletto invisibile e dispettoso; la terribile Sabroto la Longio, la masca, la strega, per eccellenza, puro concentrato di malvagità; il Diavolo, disposto persino a segare in due una montagna, pur di conquistarsi un’anima da dannare; in ultimo compare il gigante Ugo di Vinadio, personaggio realmente esistito, diventato con la sua vita leggendaria, un vero e proprio mito nei racconti di veglia.




Genere
TEATRO Contemporaneo di
SPETTACOLI PER BAMBINI