il paese dei quadrati magici
liberamente ispirato al racconto di Pinin Carpi “L’isola dei quadrati magici”
di Gimmi Basilotta e Alessandro Lay
con Gimmi Basilotta, Isacco Basilotta e Jacopo Fantini
musiche di Roberto Avena e Isacco Basilotta
voce fuori campo Luca Occelli
scenografie di Jacopo Fantini
costumi di Elisa Tardivo
regia di Alessandro Lay
I colori sono come suoni che si fanno suonare dalle mie mani! diceva il pittore Paul Klee.
Così quando voleva dipingere, andava nel suo studio, suonava un po’ il violino, poi guardava i quadri che aveva iniziato ma che non aveva finito, ne sceglieva uno su cui lavorare e lasciava che la musica dei colori facesse danzare le sue mani sulla tela.
Un giorno, uno scrittore che sapeva ascoltare la musica dei colori, guardando i quadri di Klee, immaginò la storia colorata di un marinaio curioso che aveva navigato in tutti i mari e aveva esplorato i paesi più strani e curiosi e che un giorno approdò su un'isola misteriosa, mai comparsa su nessuna mappa, dove sui fiumi sorgevano improvvise tempeste, sugli alberi crescevano frutti a forma di dado, gli abitanti avevano forme geometriche e dove un principe tiranno impediva a chiunque di divertirsi, rendendo il suo popolo spento e rassegnato.
Lo spettacolo, una coproduzione tra la Compagnia Il Melarancio e il Cada Die Teatro, nasce dopo un lungo percorso di sperimentazione, partendo dal testo originale di Pinin Carpi, durato oltre due anni e realizzato attraverso reading teatrali e attività di laboratorio all’interno di scuole e biblioteche; si ispira al racconto di Carpi e all’opera di Klee, ripercorrendo, con una commistione di linguaggi in cui si compenetrano narrazione, manipolazione di oggetti, animazione di figure e improvvisazioni sonore, la vicenda narrata attraverso un suggestivo viaggio tra suoni e visioni e proponendo al giovane pubblico una storia valoriale che parla di libertà, di lotta contro l’ingiustizia e l’oppressione.