INTERRUZIONI
di GIANNA COLETTI e CAMILLA GHEDINI
con GIANNA COLETTI
e JONATHAN NORANI sassofono
regia RENZO ALESSANDRI
scenografia Labatà
costumi Rosa Mariotti
luci e allestimento Salvo Manganaro
fotografia e grafica Sergio Bertani
contributo scientifico dott. Davide Mazzon
produzione Spericolata Quinta
«Perché dirtelo, mamma?
Non abbiamo più il tempo per scusarci, perdonarci, ripartire.
Ti lascerei un peso enorme»
Dopo anni una Madre e una Figlia si ritrovano in un momento particolare. Il loro rapporto si è interrotto parecchio tempo fa.
INTERRUZIONI affronta due macro temi: l’incomunicabilità e il Testamento Biologico, oggi legge.
Gianna Coletti interpreta tre ruoli: la Figlia, pacificata con la malattia che il destino le ha riservato; la Madre, dall’animo inquieto e assetata d’amore; la Dottoressa che, rivolgendosi esclusivamente al pubblico come portavoce dei tanti dubbi sul tema, spiega che il Testamento Biologico non è solo un atto con cui porre fine alla propria esistenza - rinunciando all’accanimento terapeutico - ma è uno strumento che ci permette di essere finalmente padroni della nostra vita. Oltre che uno strumento con cui scegliere di vivere più a lungo. Ripercorrendo le battaglie fatte da Piergiorgio Welby, Beppino Englaro, Dj Fabo, indispensabili per arrivare alle conquiste dell’oggi, con una leggerezza e una ironia che ne fanno il tratto distintivo, Gianna Coletti riesce a fornire allo spettatore una idea di congedo in cui la serenità prevale sulla disperazione, il perdono sulla collera, la conciliazione sul rimorso. Sullo sfondo ci sono il tempo e la mancata condivisione; la famiglia, nucleo imperfetto in cui si annidano inconfessabili segreti; le cliniche svizzere, tra suggestione e realtà; la Chiesa, che pur non a favore del biotestamento si è espressa contro l’accanimento terapeutico; la fede, che nell’intimo può convivere con un atteggiamento laico di fronte all’esistenza. Ci sono la Costituzione e il Vangelo. Un sax accompagna l’intreccio delle tre voci.
INTERRUZIONI è ispirato al terzo racconto dell’omonimo libro della giornalista ferrarese Camilla Ghedini (Giraldi editore, nuova edizione con introduzione di Mina Welby).
Per il debutto, ha avuto il patrocinio dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca.
Foto di scena Giovan Battista D’Achille