LA LOCANDIERA, o l'Arte per Vincere
LA LOCANDIERA o, l’Arte per Vincere
di Carlo Goldoni
- adattamento e regia Stefano Sabelli
con
- Silvia Gallerano Mirandolina
- Claudio Botosso Cavaliere di Riparata
- Giorgio Careccia Conte di Albafiorita
- Gianantonio Martinoni Marc. di Forlipopoli
- Chiara Cavalieri Ortensia
- Eva Sabelli Dejanira
- Diego Florio Fabrizio
- Giulio Maroncelli il Servitore
- Angelo Miele il Fisarmonicista muto
- scene Lara Carissimi - Michelangelo Tomaro
- costumi Martina Eschini
- disegno luci Daniele Passeri
- aiuto regia Eva Sabelli - Giulio Maroncell
L’ARTE PER VINCERE
Immersa tra giunchiglie e arboree di fiume, la Locanda “Vecchio Po” è una palafitta girevole che assume le sembianze di una nave corsara, che aspetta stancamente il vento in poppa, come pure una di casa di frontiera sospesa sull’acqua, con forse, dietro, il precipizio.
Stefano Sabelli traghetta l'azione dal capolavoro goldoniano dalla Firenze di metà settecento in una bassa Padania, esotica e fluviale, nei primi anni '50.
Il clima nerealista (ispirato a capolavori del nostro cinema come Riso amaro, Ossessione a Ieri Oggie Domani) fa da traino a una fantasia visionaria, dove la notte scura è illuminata da lucciole e lanterne che scompongono, sul manto del fiume, un continuo e forsennato caleidoscopio di luci, speranze e sospiri.
Silvia Gallerano, l’attrice della nostra scena più premiata a livello internazionale (grazie a La Merda di C.Ceresoli, lo spettacolo italiano più visto al mondo dell’ultimo decennio), è Mirandolina una Locandiera combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità connaturate, in genere, al ruolo.
Intorno a lei, mentre la radio trasmette mambo d’epoca e standard di Gleen Miller, un’umanità border-line, composta da incalliti giocatori d’azzardo, melomani falliti, balordi dandy e subrettine di varietà, intona arie d'opera o evergreen del Trio Lescano e Rabbagliati.
Millantando e spacciando il poco che hanno come il tesoro segreto e ritrovato nello scrigno riesumato di un pirata dei Balcani, guappi, prostitute e zanzare danzano così, a tempo di liscio, in cerca di clienti da ultima frontiera. Un clima di varietà e avanspettacolo invade l’atmosfera umida e languida della Locanda, che, come un carillon, spinto da sospiri e passioni, prende a girare a ritmo di swing o con il languore di un motivetto d'epoca, intonato senza tempo e ritmo dal fisarmonicista che, muto e saggio, osserva ridente e silente lo scorrere del fiume e di quel che porta o trascina via.
IL CAST
il Cast che affianca la Galleranno prende forza dal carisma di Claudio Botosso, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore che in modo intenso e asciutto da vita al Cavaliere di Ripafratta.
Con lui i migliori talenti molisani, cresciuti negli anni nella Compagnia del LOTO: Giorgio Careccia, un seducente e giocoso Conte d’Albafiorita, tra gagà e piccolo camorrista; Gianantonio Martinoni, un Marchese di Forlipopoli, nobile e spiantato, un po’ alticcio ma con passioni da melomane incallito; Chiara Cavalieri e Eva Sabelli, nei rispettivi panni di Ortensia e Dejanira, ricalcano artiste d’Avanspettacolo un po’ sfiorite e demodé; Diego Florio, un ruspante e tenace Fabrizio, fa della sua inadeguatezza la sua forza; Giulio Maroncelli è un raffinato Servitore, di dubbia sessualità. Infine, Angelo Miele interpreta il Fisarmonicista muto, personaggio aggiunto a quelli goldoniani, che tutto vede scorrere e passare.
Dopo il debutto nel 2016 lo spettacolo sarà programmato per tutta la Stagione 2017 e 2018.
Estratti dalle RECENSIONI:
- SIPARIO - Ambientare Goldoni in un'epoca "moderna" e non a Venezia ma in una landa del Po, è una scelta registica azzeccata, in questa "Locandiera", perché i personaggi pur nel fedelissimo testo, sono calati alla perfezione negli anni Cinquanta, in quelle acque di Bassa Padania stagnanti e in atmosfere nebbiose. E mostrarlo al pubblico bassanese del teatro Remondini (siamo in pieno Veneto) sembra una scommessa, peraltro vinta quasi già dalle prime scene. Partiamo anche dal presupposto che questo è teatro nel senso più puro della parola. Meccanismi oleati e funzionali, una scena incredibilmente viva, niente microfoni vari sui visi e un gruppo di attori a dir poco affiatatissimi. Tutto questo mostra la "Locandiera" firmata Teatro del Loto, nell'adattamento che Stefano Sabelli cura, assieme alla regia attenta e dinamica, assieme a quel turbinio che i protagonisti della commedia creano di continuo muovendosi tra canzoni e musiche di quell'epoca, arrivando con barche che attraccano, saltando di continuo come un esercizio fisico senza soste di stanza in stanza grazie alla splendida scena girevole. La straordinaria Silvia Gallerano interpreta Mirandolina senza risparmiarsi, una padrona di casa che è sempre lei, continuamente alle prese coi suoi ospiti. -http://www.sipario.it/recensioniprosal/item/12232-locandiera-la-regia-stefano-sabelli.html
- IL GAZZATTINO DI VICENZA - Questa versione che si sposta dalla Firenze del '700 alla bassa padania negli anni '50 lascia il segno. Innanzitutto presentaun cast numeroso ed omogeneo. Una rarità ormai fra i professionisti: otto attori e un musicista. Ognuno ha il suo carisma... La chiave di lettura di questa Locandiera sono i tanti omaggi che il regista rende a un settantennio di costume nazionale: il voto alle donne; i film di Totò; il neorealismo; la radio; Sanremo e i cambiamenti sociali.
- LA REPUBBLICA – Mirandolina, celebre personaggio goldoniano, si spinge dall’originaria Firenze fino al Delta del Po, conquistando anni a noi più vicini, e affidando il suo acuto ragionare a una delle attrici più interessanti del Teatro italiano
- LA STAMPA – Nuovi effetti comici si mescolano con uno dei modelli di comicità del teatro italiano –
- ARTICOLO 21 - LOCANDIERA IRRINUNCIABILE: Il curioso, geniale allestimento del capolavoro goldoniano, traghetta abilmente gli spettatori agli anni ’50 del ‘900… sul delta del Po. L’allestimento e la sapiente regia di Stefano Sabelli conferiscono allo spettacolo una veste nuova, fresca, scanzonata, divertente... 8 straordinari attori si alternano sulla scena per 2 ore e 15. E, su tutti, lo straordinario fisarmonicista, che con il suo strumento impreziosisce e rallegra la scena. Divertente, brillante. Irrinunciabile. - Elena D'Alessandri
- L’AMLETICO - IL FASCINO SIRENICO DI SILVIA GALLERANO: Stefano Sabelli cambia rotta rispetto alla tradizione… La virata non è brusca. Nell’atmosfera acquitrinosa avvolta da una nebbia seducente i personaggi traghettati nell’isola della sirena Mirandolina sono presto vittime del suo charme. Gli attori ruotano in una magica giostra di colori ed emozioni. Silvia Gallerano incarna alla perfezione lo spirito seducente della locandiera. La sua abilità nella recitazione incanta il pubblico... Se, come diceva Goldoni, “la fortuna è di chi se la sa espressamente meritare”, questo spettacolo si merita di averne lungo i fiumi che innervano la nostra penisola.
- CULTWEEK - UNA MIRANDOLINA DA APPLAUSI: Riferimenti anni Cinquanta nella Locandiera diretta da Stefano Sabelli. Lo spettacolo strizza l’occhio a Luchino Visconti e alle atmosfere neorealiste con le battute goldoniane intrise, a tratti, di doppi sensi neanche troppo velati.. Un’asprezza che anche Carlo Emilio Gadda riconobbe a Goldoni. Di sicuro effetto la scenografia. La locanda – palafitta si rivela dopo pochi minuti dall’inizio dello spettacolo un’ingegnosa macchina scenica. Una specie di carillon suddiviso in stanze collegate da porte che si aprono e si chiudono, sbattono e ribattono. I cambi di scena sono scanditi dal continuo girare della struttura da cui salgono e scendono gli attori. C’è molta musica in questo spettacolo, tutto permeato dai costanti riferimenti al varietà, anzi al «variété perché è francese» per dirla con le due commedianti Ortensia e Denjanira. - Alessandra Moscheri
- LAZIONAUTA - STRAORDINARIA SILVIA GALLERANO NEI PANNI DI MIRANDOLINA. Nella commedia, dal sottotitolo “L’arte per vincere”, Sabelli – come nelle migliori tradizioni del cinema neorealista – ha riprodotto un’atmosfera paludosa dove la società non aspetta altro che un “terremoto” smuova la situazione, diventata sempre più stantia. La “Locanda Vecchio Po”, in un clima diviso tra il varietà e l’avanspettacolo, come una giostra spinta dalle passioni, inizia a girare a ritmo di swing e con il tipico intercalare di un liscio intonato senza tempo e senza ritmo dal fisarmonicista che, muto e saggio, osserva in silenzio lo scorrere del fiume e di ciò che porta e che poi trascina via.. Un’interpretazione scenica di grande respiro che stimola curiosità fino alla fine, interessa, fa riflettere e appassiona.
- I FAMELICI - SPETTACOLO DA VEDERE: … “La Locandiera” riletta da Sabelli ti dà una sensazione strana, che ti dà la rappresentazione di una realtà che conosci fin troppo bene. É quel sentimento di attesa, di sospiri, di speranze tradite di cui è vittima il nostro Paese, che talvolta sembra credere di avere perso il treno del cambiamento. Lo spettacolo descrive l’aridità di una vita che scorre via senza lasciare tracce… Uno spettacolo che mantiene quello che promette, un’opera estremamente emozionale. I personaggi esprimono malessere, sradicamento, sudore. Vengono in mente i personaggi di Luchino Visconti. Non è semplice mettere in scena un’opera di Goldoni. Sabelli lo fa scegliendo una scena simile a una giostra che presenta diverse spaccati di vita. - Monica Viani
- LO SPECCHIO ARTMUSIC - Quando il sipario si apre, accompagnati dal suono della fisarmonica, ci si trova all’esterno della Locanda Vecchia Po. Il tappeto sonoro che arricchisce la pièce è anche caratterizzato dalle note che giungono dalla radio d’epoca: mambo, standard swing. E da arie operistiche, classici anni ’50 e canzoni come il Pinguino Innamorato, Ma L’amore No oppure la sognante Tu che m’hai preso il cuor. Una piacevole pagina di teatro che racconta non solo di una donna libera e delle sue “astuzie” seduttive, ma anche le particolarità, le naturali “debolezze” degli uomini che vorrebbero farla capitolare. Si sorride, si sospira e si ride in questa rilettura non convenzionale e gradevolmente “visionaria”.
- RADIO GOLD – Silvia Gallerano è una locandiera moderna, sensuale e abile, priva delle leziosità che sembrerebbero connaturate al ruolo e, per questo, sempre credibile. Lo spettacolo è singolare nel proporre con un taglio intelligente e moderno una figura di donna che appare più volitiva e meno capricciosa che nell’originale. La rivalsa sul sesso forte non è una ripicca, ma una precisa intenzione che pare carica di significato e la lotta diventa senza esclusione di colpi, divertente ma spietata. Gli equivoci e i dialoghi sono quelli goldoniani, cambiano il ritmo e la messa in scena, grazie ad una scenografia che ruota e mette lo spettatore di fronte alla simultaneità di più azioni. Un ottimo cast formato dagli attori della Compagnia del Loto, tutti in parte e tutti capaci di caratterizzare efficacemente i loro personaggi.
- TEATRO DAMS TORINO Blog – È stata la talentuosa Silvia Gallerano a indossare gli abiti anni ’50 di una Mirandolina che tenta a tutti i costi di intraprendere la via dell’emancipazione. La vicenda si svolge nel Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa e a tratti onirica. La scelta delle scenografie non è casuale, è parecchio significativa e simbolica: una locanda-palafitta su di un girevole che muta ora in una nave corsara ora in una casa di frontiera –
TOUR 2016
- 29/30 giugno – Teatro Giraudi Asti - Asti Teatro 38 - prima nazionale
- 3 dicembre - Teatro Rossetti Vasto (CH)
- 8 /11 dicembre - Galleria Toledo Napoli
- 13 /14 dicembre - Auditorium Unità d’Italia Isernia
- 16 dicembre - Teatro Niccolini San Casciano Val di Pesa (FI)
- 28 dicembre / 1 gennaio 2017 - Teatro del Loto Ferrazzano (CB)
TOUR 2017
- 7 luglio – Vimercate Teatro Festival - Vimercate (MB)
- 4/5 novemnre - Teatro Est Nest - Napoli
- 7/12 novembre - Teatro Ciro Menotti - Milano
- 18 novembre - Teatro Viotti - Fontanetto Po (AL)
- 19/20 novembre - Teatro Politeama Baglione - Bra (CN)
- 6 dicembre - Teatro Comunale Gradisca d'Isonzo (GO)
- 15 dicembre - Teatro Fulvio - Guglionesi (CB)
- 16/17 dicembre - Teatro del Grillo - Soverato (CZ)
- 18/23 dicembre - Teatro Vascello - Roma
- 27/30 dicembre - Teatro del Loto Ferrazzano (CB)
TOUR 2018
- 4 e 5 marzo Teatro Caffeina - Viterbo
- 6/10 marzo Teatro Rifredi - Firenze
- 4/6 dicembre Teatro Rifredi - Firenze
TOUR 2019
- 3/6 febbraio Teatro Savoia - Campobasso
- 12 febbraio Teatro Remondini - Bassano del Grappa (VI)
una produzione LOTO - Libero Opificio Teatrale Occidentale di TeatriMolisani – Ferrazzano CB
distribuita da BAGS ENTERTAINEMENT – roberto.dionisi@wec-spa.com – cell. 340 / 69 89 743
Genere
TEATRO | Contemporaneo | Comico |